S. Natale

L’arrivo delle festività natalizie è da sempre preceduto da tanti segnali:  le luci che si accendono dentro e fuori le nostre case, le recite scolastiche, i concerti delle corali, le esecuzioni dei corpi bandistici, i Babbi Natale che salutano i bambini ed il Presepe, simbolo del Natale Cristiano, allestito nelle piazze, scuole e case.

 

Parlare di Natale oggi in un contesto geo politico complesso, arido di buoni proposti e quindi che lascia poco spazio alla speranza può sembrare un controsenso, quasi anacronistico.

 

No invece.. non è così: il messaggio del Santo Natale per chi crede, è messaggio di speranza, e per coloro che non credono è comunque occasione preziosa per ritrovare e ritrovarsi in momenti di condivisone e gioia.

 

Per tutti il Natale è il momento giusto per ripercorrere le nostre giornate vissute, per cercare di mettere a fuoco quanto si potrebbe e si dovrebbe fare per contribuire ad una società, ad una comunità migliore.

 

Papa Francesco ci ricorda che In cielo non vale ciò che si ha, ma ciò che si dà. 

 

Quello che ci rende migliori come Uomini non è ciò che possediamo ma ciò che sappiamo dare e condividere con gli altri: tempo, aiuto, supporto, conforto .. non solo beni materiali dunque.

Pensiamo ai nostri anziani, a coloro che sono soli: una parola, una visita, un sorriso possono davvero cambiare il corso della giornata e stemperare la solitudine.

 

Custodiamo in noi la luce accesa a Natale, portiamola dappertutto, nella vita di ogni giorno: aiutiamo la nostra Comunità ad aprirsi all’altro, a vivere insieme momenti condivisi di socialità.

Pensiamo a cosa e come sostenere i nostri giovani e le nostre famiglie: come Sindaco posso assicurare che l’Amministrazione Comunale non lascerà nulla di intentato per contribuire giorno dopo giorno, al miglioramento della vita nella nostra Comunità.

 

Questo il mio augurio, questo il nostro impegno.

 

Auguri a tutti Voi per un Sereno Natale ed un nuovo anno che possa davvero vedere la pace concretizzarsi là dove oggi vi è la sofferenza e l’orrore della guerra.

 

IL SINDACO

DARIO CANDIANI