25 Aprile – 76° Anniversario della Liberazione

La cerimonia in considerazione dell’attuale situazione sanitaria, non ha previsto la presenza di pubblico.

Il Discorso del Sindaco

Cari Concittadini,

Oggi 25 aprile 2021 siamo qui a rappresentare tutta la nostra comunità in questo secondo anno di emergenza sanitaria per Celebrare il 25 aprile di 76 anni fa: il giorno che, da allora ricorda a tutti la liberazione.

Liberazione dal fascismo, dal nazismo, dall’odio, dalla morte e dalla guerra. Si tornò cosi liberi: liberi di pensare, di credere, di vivere la propria vita senza nascondersi perché ebreo, omosessuale, disabile… Sembra assurdo, quasi impossibile che per anni, il solo essere  fascisti ed allineati al regime desse il diritto di sopravvivere.

Ma è poi cosi lontano questo 25 aprile di 76 anni fa ?……

No anzi, ogni giorno dobbiamo impegnarci perché sia il 25 aprile.

I valori tutti racchiusi in questo giorno, sono valori purtroppo sempre minacciati dall’egoismo, dall’ignoranza ed ahimè dalla disumanità di molti.

La libertà di pensiero, di espressione e di professione dei propri ideali, del proprio credo, nei limiti  e rispetto dell’altro, sono troppe volte calpestati ed usurpati anche ai giorni nostri. E lo dimostra, non solo la cronaca quotidiana di giornali e telegiornali: basti pensare che è stato necessario istituire in Parlamento una Commissione Straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo ed istigazione all’odio e alla violenza!

Ebbene si, la Commissione istituita nel 2019 ha visto nei giorni scorsi eleggere alla sua Presidenza Liliana Segre.

I fatti, le azioni e l’indifferenza hanno fatto si che, giorno dopo giorno, episodi sempre più diffusi  e gravi,  si sono susseguiti nelle nostre piazze, nelle nostre città: piccoli e grandi gesti di puro odio come prima del 25 aprile di 76 anni fa.

Questo non può non farci riflettere su quanta attenzione, su quanto impegno, si debba ancora assicurare, per continuare a difendere e diffondere i valori del nostro 25 aprile.

Liliana Segre ha cosi commentato  “Io spero che possa diventare un momento importante per la Repubblica visto che il linguaggio dell’odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato a sentire molto presto le parole dell’odio e se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti’, allora anche questo inizio di commissione è una piccola pietra”.

E allora, noi qui oggi nel fare memoria del 25 aprile che, 76 anni fa ci liberò da tanto odio, impegniamoci a porre, giorno dopo giorno, piccole pietre di inciampo all’odio: perché, solo la libertà di tutti nelle diversità di ognuno, può davvero costruire una società umana.

Grazie a Tutti.

W l’Italia, W la Repubblica, W la Libertà, W la Resistenza !!!E W l’Europa