Gruppo Cap inaugura il primo cantiere green a Magnago
Sono iniziati il 2 luglio e proseguiranno fino alla fine di ottobre a Magnago, i lavori per il primo cantiere sostenibile di Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, affidati all’azienda Sia srl, all’interno dell’accordo quadro 2018/2021. Si tratta di un progetto da oltre 200mila euro per la posa di circa 250 metri di nuove tubazioni.
“Resilienza, è questa la parola giusta per comprendere il nostro approccio verso il territorio di Magnago e di tutti i Comuni della Città metropolitana – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap – L’abbiamo messo nero su bianco nel nostro primo piano di sostenibilità che guarda al 2033 e che mira a fare dell’economia circolare il nostro modello di riferimento per minimizzare l’impatto ambientale e lo spreco di una risorsa essenziale come l’acqua, creando valore dalle materie di scarto”.
La realizzazione della nuova rete fognaria riguarda via Ada Negri, via Novara e via F.lli Bandiera. Nel dettaglio, per realizzare la nuova rete fognaria: saranno utilizzate tubature in materiale plastico riciclato (Pead e Pvc-U); i macchinari e i mezzi di servizio per il cantiere sono stati scelti in base al basso livello di emissioni; i materiali di rinterro degli scavi saranno costituiti da sabbietta, ghiaietto e frantumato interamente riciclati, preferibilmente provenienti dallo scavo stesso se le analisi della composizione del terreno scavato daranno esito positivo per il riutilizzo (Uni En 13242/13285).
Grazie a questi accorgimenti, Sia srl ha potuto valutare la Carbon Footprint del cantiere, sia in termini di anidride carbonica equivalente che in termini di fabbisogno energetico, basandosi sulla metodologia Lca (Life Cicle Assessment) previste a livello internazionale dalle norme della serie Uni En Iso 14040 attraverso la quale vengono analizzati tutti i processi correlati al servizio, dalla fase di produzione delle tubazioni fino alla posa in cantiere.
L’analisi, realizzata secondo lo standard internazionale, conclude che il cantiere di Magnago ridurrà la Carbon Footprint di circa il 30% rispetto allo stesso lavoro eseguito con le tecniche e i materiali tradizionali.
Infine, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, per azzerare le emissioni del cantiere, si è pensato di piantumare alberi ad alto assorbimento di anidride carbonica. La scelta è caduta sull’acero riccio che, secondo uno studio del Cnr di Bologna, risulta capace di assorbire, nei primi 5 anni di vita, 138 kg di CO2 all’anno, per arrivare a 205 dopo il quinto anno. Si è dunque calcolato che, piantando 6 aceri ricci, in 10 anni l’attività di queste piante porterà ad azzerare le emissioni prodotte dal cantiere.
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