DISCORSO DEL SINDACO 

Cari Concittadini

Oggi vogliamo ricordare quanto accadde  più di cent’anni fa …. un secolo … eppure mai come oggi gli echi di guerra si fanno più vicini quasi a cancellare quanto abbiamo faticosamente sin qui raggiunto: la pace e la libertà.

Parlare di pace, di libertà di ripudio della guerra non è retorica , non sono parole o slogan ma rispecchia l’ impegno di tutti affinché davvero pace e libertà tornino in ogni stato in ogni luogo di questo martoriato pianeta.

Oggi, … il 4 novembre l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

Il 4 novembre terminava dunque  la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.

In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria di libertà e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

 Ma oggi nel celebrare l’Unita Nazionale e le nostre Forze Armate non possiamo distogliere lo sguardo su quanto accade nel mondo, in Europa… tanti troppi civili sono vittime innocenti di una guerra che sembra ormai aver preso il posto del dialogo, del confronto del trovare un accordo comune.

Questa giornata acquisisce così, nel momento storico che stiamo vivendo, un’attualità senza precedenti che ci obbliga a pensare a come la guerra sia da considerare solo per la difesa della patria, della democrazia, della libertà.

Certo noi non sediamo ai tavoli delle nazioni unite o dei vertici europei .. siamo semplici cittadini che però hanno un’arma pacifica nelle loro mani: la propria voce da far sentire in ogni luogo deputato all’ascolto.

Per dire no alla guerra che quasi mai  può essere giusta, ma mai sicuramente umanizzata: non esistono bombe intelligenti .. esistono bombe che uccidono. Invadere, minacciare i confini nazionali non ha mai giustificazioni, motivazioni, ma atto unilaterale di ingiustificata violenza.

L’Italia è una Nazione che ripudia la guerra: i nostri soldati caduti i tanti civili morti nelle due ultime guerre che ci hanno interessato siano il monito a tutti per operare per la pace in un mondo in pace.

Le nostre forze armate portino conforto aiuto e protezione alle popolazioni sofferenti a causa delle guerre in corso: siano forze di Pace … a loro il nostro sentito grazie.

Ed ai Potenti del mondo chiediamo : mai più guerra, mai più minaccia dei confini nazionali, mai più “”invasioni” di territori e “ deportazioni di genti…

La pace sia difesa, tutelata, protetta come sancito dalla nostra Carta Costituzionale.

Operiamo per un mondo di pace e .. in pace !

W l’Italia

W le nostre Forze Armate .. di Pace

W l’Europa

Il Sindaco

Dario Candiani

“…mi conforta, mia buona sorella, il pensiero che sono qui per un altissimo, nobilissimo fine; consacrare tutte le mie forze fisiche e morali al mio paese, alla bella patria nostra, che ha bisogno di noi giovani pieni di spirito ed entusiasmo…”

Serafino Montalto (Sottotenente dei bersaglieri)

PIU’ DI CENTO ANNI SONO TRASCORSI DALLA FINE DELLA GRANDE GUERRA. ANNI DURANTE I QUALI, LA MEMORIA DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE E’ AFFIORATA NELLE NOSTRE CITTA’, IN LIBRI E DOCUMENTARI, IN CIMELI E FOTOGRAFIE.

RICORDIAMO I COMBATTENTI ED I CADUTI SCONOSCIUTI CHE CON IL LORO SACRIFICIO CI HANNO DONATO UN’ITALIA UNITA. L’INDIPENDENZA NAZIONALE, LA LIBERTA’ E LA SICUREZZA DI UN PAESE, DI UN POPOLO, DI UN TERRITORIO CHE LE NOSTRE FORZE ARMATE TUTELANO E GARANTISCONO OGNI GIORNO.