La Processionaria del Pino attacca diverse specie di pino, con predilezione per il Pino nero e il Pino silvestre. Raramente infesta anche larici e cedri. La sua presenza mette a rischio la vita delle conifere ed è considerato uno dei fattori limitanti per lo sviluppo delle piante . In genere infestano le alberature stradali e quelle ai limiti delle formazioni boscose, ma non solo. La loro presenza è facilmente riconoscibile grazie ai nidi, visibili a distanza posizionati sulle cime dei rami e sugli apici, dove svernano le larve. Di norma nidi compaiono alla fine dell’autunno e causano una necrosi alle foglie della pianta, causandone, se l’infestazione non viene debellata, anche la morte.
La processionaria del pino è dannosa anche per l’uomo. Al contatto i peli della processionaria entrano nella cute e causano un eritema papuloso (simile a quello causato dalle “gatte pelose” un altro componente della famiglia dei lepidotteri) che generalmente sparisce in qualche giorno. Molto pericoloso è invece il contatto con gli occhi, il naso, la bocca o peggio le vie respiratorie e digestive.
La processionaria del pino è dannosa anche per l’uomo. Al contatto i peli della processionaria entrano nella cute e causano un eritema papuloso (simile a quello causato dalle “gatte pelose” un altro componente della famiglia dei lepidotteri) che generalmente sparisce in qualche giorno. Molto pericoloso è invece il contatto con gli occhi, il naso, la bocca o peggio le vie respiratorie e digestive.